Harvey Milk |
Venerdì 3 Febbraio, in prima serata, su Rai 3
Harvey Milk |
Michelle Obama |
According to Obama gay freedoms include being able to put your life on the line in the military, to die for the country, (even dragging out enacting that change), but not the right to have a legal marriage.
Due ore fa mi sono innamorata.
Tremo d'amore e seguito a tremare,
ma non so bene a chi mi devo dichiarare.
- 835 nel 1933
- 948 nel 1934
- circa 3700 nel 1935
- 5321 nel 1936
- 8721 nel 1937
- 8115 nel 1938
- 7614 nel 1939
- 3773 nel 1940
- 3735 nel 1941
- 2678 nel 1942
Non ci sono altri registri per il resto del 1943, così come per gli anni 1944 e 1945. A questo totale di circa 50,000 persane va aggiunto una parte significativa delle 56.000 sottoposte a sterilizzazione.
- 996 nei primi mesi del 1943
"Il Giorno della Memoria è una ricorrenza introdotta con la Legge n. 211 del 20 luglio 2000 dal Parlamento italiano che ha in tal modo aderito alla proposta internazionale, istituendo per il 27 gennaio di ogni anno una giornata in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti."Noi di Holding Trevor aggiungiamo che fra i deportati c'erano numerose persone condannate a morte per le loro preferenze sessuali, omosessuali e lesbiche, uccise per i loro amori. Persone che non vanno dimenticate.
Philip Parker. Questo ragazzo, quattordicenne, la scorsa settimana per i gravi e ripetuti atti di bullismo cui era vittima a scuola, a causa della sua omosessualità dichiarata, si è tolto la vita. Non è riuscito a sopportare un mondo che non solo non lo accettava, ma che lo maltrattava, gli impediva di vivere una vita serena, una vita normale, una vita tranquilla. Sono tanti, troppi, i casi come questo.Molti di essi, in società meno democratiche e dove le menti sono forse meno ricettive, vengono taciuti. Eppure non sono suicidi, ma omicidi sociali. E se fosse nostro figlio ? Se fosse un nostro nipote, fratello o uno dei nostri più cari amici ? Non possiamo far finta di nulla e abbandonare la notizia in una lista di news su un sito a tematica prettamente omosessuale, questa storia deve circolare, deve toccare il cuore delle persone, farle riflettere.. Affinchè qualcosa cambi, affinchè un domani un ragazzo come Philip possa crescere senza dover affrontare fisicamente e spiritualmente una società che gli è avversa, CONDIVIDIAMO !
Alan Cumming (Foto di Grant Shaffer) |
New York, Alan Cumming, "Nightcrawler" in X-Men 2, sposa il compagno Grant Shaffer diffondendo la notizia in un messagino su Twitter.L'attore, quaranteseienne di origine scozzese, non si è lasciato scappare l'occasione di sposarsi in una delle città più conosciute al mondo ed in lussuoso albergo, il Soho Grand Hotel, a pochi dalla legalizzazione nello Stato di New York dei matrimoni fra persone dello stesso sesso, osteggiata da gran parte dei politici repubblicani ma sostenuta da gran parte della cittadinanza e da personaggi di spicco come la cantante Lady Gaga.Cinque anni fa, nello stesso giorno, Alan e Grant si univano civilmente a Londra.
Emily Dickinson |
Era impaurito - o tranquillo -Ringraziamo Giuseppe Ierolli per la traduzione di questa bellissima poesia, F688 (1863) / J622 (1862)
Avrà saputo
Quanto Conscia la Coscienza - può diventare -
Prima che l'Amore che fu - e l'Amore troppo perfetto per esistere -
S'incontrino - e il Congiungimento sia Eternità
Sabina Guzzanti |
L'identità è data dal coraggio di essere quello che si è, dal rispetto profondo per la propria vita, dal giusto valore che le diamo.
E allo stesso tempo l'identità è l'unica vera fonte di potere degli esseri umani.
Solo se si ha un'indentità si può cambiare il mondo, apprezzare la vita, capire cos'è.
Armie Hamme |
Armie Hammer interpreta nel film J. Edgar, diretto da Clint Eastwood, la parte di Clyde Tolson, un brillante studente di legge a Washington, che vede la propria vita cambiare dopo l'assunzione al Federal Bureau of investigation.
A capo dell'FBI era stato posto J. Edgar Hoover, un giovane ambizioso, deciso e tenace, che riesce a trasformare il dipartimento in un vero e proprio laboratorio scientifico, iper-efficiente, con forte autonomia decisionale ed influenza nella scena amministrativa e giudiziaria americana.
Nei panni di Hoover Leonardo DiCaprio, che si trova a dover affrontare un personaggio difficile, sicuro e coerente ma spesso ostinato e bieco nella difesa delle proprie sicurezze. Affiancato da una madre altrettanto temprata dalla vita e dalle scelte ferree (l'attrice Judi Dench) ma a tratti razzista ed omofoba, e da una fedelissima segretaria (l'attrice Naomi Watts) al fascino della quale non riesce inizialmente a resistere; J. Edgar è un personaggio a tutto tondo.
Il film stupisce lo spettatore, non vogliamo rivelarvene gli aspetti più interessanti perchè così facendo ve ne rovineremmo la visione.Possiamo però dirvi che all'uscita dal cinema i pareri erano contrastanti: chi piacevolmente colpito dalla piega presa nella seconda metà della pellicola abbandonava la sala compiaciuto dibatteva con meno soddisfatti spettatori, che lamentavano lunghezza e mancanza di vivacità.
Molto fastidiosi durante la proiezione alcuni commenti arrivati dalle sedute posteriori, dei quali " finocchio" è uno dei meno volgari.
Sì, il film tratta anche il tema dell'omosessualità. Non è il fulcro del racconto, questo no, ma non poteva essere un aspetto laterale, traddandosi di autobiografia.
I sentimenti d'un uomo non possono rimanere al margine del racconto che questo fa della propria vita.
Un film che ci sentiamo di consigliarvi, e sul quale avremmo piacere di conoscere un vostro parere.
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Vladimir Luxuria |
Se sei una persona transgender che in Svezia vuole cambiare il proprio sesso, la propria identità legale, sei costretto a sottoporti a un intervento chiurirgico che ti renderà per sempre sterile e ti impedirà di avere figli in futuro. Proprio così: nel 2012, la legge svedese ancora obbliga la sterilizzazione forzata per fare qualcosa di semplice come cambiare il sesso sulla patente di guida. Nonostante una spinta dal basso enorme per abrogare la legge, incluso il supporto del 90% dei parlamentari svedesi, il primo ministro Fredrik Reinfeldt è rimasto silente sulla questione, permettendo a un piccolo partito conservatore di bloccare il cambiamento. In questo momento una riforma della legge è in discussione. Abbiamo bisogno di una dimostrazione imponente di sostegno in tutta la Svezia e in tutta Europa, che convinca finalmente il Primo Ministro Reinfeldt a parlare e a sbloccare la situazione.La sterilizzazione forzata ha una storia lunga e spaventosa in Svezia. Cominciando con i programmi che dal 1930 han cercato di eliminare alcuni "indesiderabili" della società, costringendo tali persone a essere sterilizzati. Anche il primo ministro Reinfeldt ha pubblicamente chiamato legge sulla sterilizzazione "un capitolo buio della storia svedese". Ora ha la possibilità di chiudere quel capitolo per sempre. Una riforma di legge è pronta per essere presentata direttamente al Parlamento - dove il 90% dei parlamentari sono a favore del divieto sterilizzazione forzata - ma senza una spinta del primo ministro il partito conservatore Kristdemokraterna userà i suoi seggi al governo per bloccare la modifica. Alziamo la voce e chiediamo al primo ministro Reinfeldt di prendere posizione per i diritti umani!
Lo potete perdere un minuto per firmare la nostra letteraurgente? RFSL, la federazione svedese per i diritti LGBT, consegnerà pubblicamente le nostre firme direttamente al primo ministro e la domanda che qui trovate: allout.org / stop_forced_sterilization.
Attraverso il susseguirsi di situazioni spesso surreali, Hello daddy!, ripercorre la straordinaria esperienza di due aspiranti genitori decisi a farsi riconoscere il diritto di avere un bambino. Dall’ Ohio alla Svizzera, dall’Australia al Giappone, questa è la storia vera di un nucleo familiare costruito con l’aiuto di persone appartenenti a mondi diversi. Un racconto che affronta con delicatezza e autoironia un tema di grandissima attualità e mette in crisi l’idea di famiglia tradizionale, creando una nuova normalità.
Claudi Rossi Marcelli, giornalista, ha collaborato con varie riviste per adolescenti, occupandosi di musica, cinema, tecnologia. Dal 2003 fa parte della redazione del settimanale “Internazionale”, dove, fra l’altro, ha un blog e scrive le rubriche “Le regole” e “Dear daddy”. Vive a Ginevra con il suo compagno e le loro due figlie. *
"Mitt Romney, quando gli viene chiesto che cosa abbia fatto per il progresso in materia di diritti gay, risponde: “Io non discrimino” e ricorda la sua nomina di un omosessuale fra i memebri del suo gabinetto, come governatore del Massachussetts.
La sua risposta a tal proposito è molto chiara: "il segretario dei trasporti, Dan Grabauskas, è gay."
La prima metà della sua risposta (“Io non discrimino”) è oggetto di un fervente dibattito. Mr. Romney ha a lungo sostenuto che il matrimonio, agli occhi della legge, dovrebbe essere definito come unione tra un uomo e una donna. Ha fortemente lottato contro la legalizzazione del matrimonio gay in Massachusetts, e vi si oppone a livello nazionale, sostenendo la Difesa federale della Legge sul matrimonio.
Molti sostenitori dei diritti gay affermano che qualsiasi politico, come il signor Romney (e il presidente Obama), si opponga alla legalizzazione del matrimonio fra persone dello stesso sesso pratichi una forma di discriminazione contro uomini e donne gay.
D'altra parte molti di coloro che vi si oppongono sostengono che, poiché ci sono alternative, come la convivenza e le unioni civili, a garantire diritti alle coppie omosessuali (solo in alcuni degli stati americani), negare loro il matrimonio non è una discriminazione."
"E se tu conoscessi meno dalla <<stampa>> e più dalla vita questa gente scopriresti quanto è segnata in tutto dalla loro scelta. In due versioni, secondo me, egualmente tristi: l'abulia e la malinconia e il vitalismo sfrenato e chiacchierone.
[...]
Lo so, Andrea, riduzioni, semplificazioni, letteratura. Ma anche voglia di stare dalla propria parte. E di capire finalmente quale è. E di non spaventarsi troppo se non rientra nelle categorie delle maggioranze e delle minoranze classiche e nemmeno in quelle delle nuove liberazioni e dei nuovi ghetti per i neoliberati. Non siamo previsti? E che ce ne importa? La viltà, l'errore, è credere che contino più gli schemi e le classificazioni che la propria vita. Che non la vivrà nessuno al nostro posto. Per la quale nessuno si batterà se non noi..."