La Corte d'Appello Federale ha dichiarato poche ore fa che il divieto di matrimonio per persone dello stesso sesso, in California, è incostituzionale, spianando la strada per la tanto sperata abrogazione della Proposizione 8 da parte della Corte Suprema degli Stati Uniti.
Un consiglio di eminenti giudici, a San Francisco, ha sancito che la corte di grado inferiore che nel 2010 ha dichiarato il divieto come una violazione dei diritti civili di gay e lesbiche, ha agito correttamente, secondo Costituzione.
La Poposizione 8, passata nel 2008 con il 52% di voti, bandiva le unioni LGBT a soli cinque mesi dalla loro istituzione legale nello Stato.
Le circostanze verificatesi in California non hanno precedenti. La corte dello Stato ha ritenuto l'uguaglianza nel matrimonio essere un diritto fra i più degni di tutela secondo la legge costituzionale. Questo sancisce per milioni di coppie il ritorno ad un pieno riconoscimento, che gli era stato negato da un'iniziativa discriminatoria. Le corti federali farebbero bene a focalizzare la propia attenzione su questo evento, unico nel suo genere, che supporta la definitiva abrogazione della Proposizione 8, da dichiarare ovunque incostituzionale.
University of Pennsylvania Law School Professor, Tobias Barrington Wolff
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